Le sigarette tradizionali sono acerrime nemiche delle spiagge

Vi è mai capitato di camminare sulla sabbia e fare lo slalom fra i mozziconi? Giocare con paletta e secchiello e impiegare dieci minuti buoni a pulire un po’ il metro quadro che vi circonda? Tuffarvi in mare e scappare orripilati dall’ennesima bionda mezza fumata che galleggia tristemente fra le onde?
Ecco, nonostante i divieti, la sempre maggiore consapevolezza riguardo all’ambiente e alla protezione delle coste e dei mari e quel pochino di buon senso che dovrebbe caratterizzare tutti i bagnanti, le nostre spiagge (e le spiagge di tutto il mondo) soffrono ancora per la distrazione e la maleducazione di tanti tabagisti.

In Italia, moltissimi comuni hanno deciso di attivarsi contro il fumo in spiaggia: da nord a sud (Bibione, Sanremo, Rimini, Ladispoli, Olbia, Lampedusa…) sono stati attivati nuovi provvedimenti, che includono anche multe salatissime per chi è colto in flagrante (gettare i mozziconi a terra è vietato e controllato anche nelle spiagge libere!).
In alcuni stabilimenti, quindi, le sigarette sono state assolutamente vietate: per fumare è necessario uscire dai lidi oppure recarsi negli spazi appositi, avendo cura di gettare i mozziconi nei giusti contenitori.

La legge non è sempre chiara sulla distinzione fra sigaretta tradizionale e sigaretta elettronica: il divieto di fumo in spiaggia vale anche per le e-cig?
Al momento sembrerebbe di no, ma è sempre buona norma chiedere direttamente ai proprietari degli stabilimenti o informarsi attraverso le risorse e i siti comunali: partire preparati significa evitare brutte sorprese e rispettare chi ci circonda.

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