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Sigaretta elettronica: cosa succede nel mondo

cosa succede nel mondo

Sigaretta elettronica: cosa succede nel mondo

Le ultime regolamentazioni

Negli ultimi mesi c’è stato molto fervore attorno al tema della sigaretta elettronica e della sua regolamentazione, non solo in Italia, ma anche a livello europeo e mondiale.

La sigaretta elettronica è nata nel 2003 in Cina: oggi il Paese ne ha vietato la vendita.

In altri paesi quali AustraliaCanadaNorvegiaBrasileThailandiaUruguaySingapore e Turchia, le sigarette elettroniche sono vietate in attesa di una valutazione definitiva.

Agli inizi del 2014, a New York e Los Angeles sono stati emanati una serie di decreti che hanno vietato l’utilizzo della sigaretta elettronica nei luoghi pubblici ,come i luoghi di lavoro, i ristoranti, i bar, i mezzi di trasporto, i parchi, le spiagge e le discoteche.
Seppure negli Stati Uniti il settore sia particolarmente florido (solo nel 2013 si è avuto un giro d’affari compreso tra 1 e 1,7 miliardi di dollari), si stanno emanando diversi decreti che mirano a vietarne la vendita e l’utilizzo in diverse situazioni.

In Europa la situazione è molto diversa e cambia da stato a stato.
In generale, alla fine del 2013, il Parlamento europeo si è pronunciato contro un emendamento che mirava a dare un valore di “farmaco” alla sigaretta elettronica, a parte per quegli Stati dove già essa viene trattata come un medicinale (Belgio, Danimarca, Estonia, Germania, Ungheria, Austria, Slovenia, Finlandia, Portogallo e Svezia), i quali potranno continuare a venderla in farmacia come prodotto per sostituire la nicotina.

Gli Stati membri dell’UE hanno firmato un accordo con il Parlamento per regolare il mercato in seguito alla forte espansione delle sigarette elettroniche che saranno coinvolte nella nuova legge sul tabacco.

All’inizio del 2014 è stata approvata una nuova direttiva che disciplina soltanto le sigarette elettroniche contenenti nicotina, per le quali sarà previsto un limite massimo di concentrazione e saranno definiti i volumi massimi di cartucce, serbatoi e contenitori dei liquidi di nicotina.

A partire dalla metà dell’anno, i produttori di e-cig dovranno attenersi a nuove scrupolose regole che garantiranno la massima sicurezza e qualità dei prodotti fabbricati:

  • le sigarette elettroniche dovranno essere a prova di bambino e di manomissione
  • la quantità di nicotina ammessa dovrà essere non superiore a 20 milligrammi
  • i pacchetti dovranno presentare particolari avvertenze e gli ingredienti contenuti nei liquidi dovranno essere puri e controllati
  • i produttori avranno l’obbligo di rendicontazione relativamente ai dati sui volumi di vendita dei prodotti e ai nuovi articoli che immetteranno sul mercato
  • permane il divieto di pubblicità in tutti i 28 stati membri.

In Spagna la sigaretta elettronica ha avuto un vero e proprio boom. Si contano tra i 600.000 e gli 800.000 “vapeadores” e il settore ha anche generato un notevole incremento di posti di lavoro con l’indotto. Nonostante ciò, nel corso del 2013 sono state emanate una serie di azioni legislative non molto favorevoli al suo utilizzo. All’inizio del 2014 è stata approvata una legge statale che ne limita l’utilizzo in scuole, ospedali, uffici pubblici, mezzi di trasporto e parchi giochi.

Nel Regno Unito la situazione è leggermente diversa. Vi sono 2,1 milioni di persone che utilizzano la sigaretta elettronica, anche per fronteggiare l’alto costo delle sigarette tradizionali.
La regolamentazione è meno asfissiante rispetto alle altre nazioni, anche grazie alla diversità del mercato dei prodotti over-the-counter (i farmaci da banco): qui la vendita dei farmaci senza prescrizione fuori dalle farmacie è molto più simile a quella che si svolge negli Stati Uniti, e stringere le corde intorno alle sigarette elettroniche avrebbe significato mettere in discussione molte linee di prodotti farmaceutici di largo consumo.

In Grecia la sigaretta elettronica è proibita se non autorizzata dal Ministero della Salute.

Infine, in Francia, sarà presentato a breve un disegno di legge per regolare l’uso della sigaretta elettronica e limitare i luoghi dove questa può essere utilizzata al fine di combattere il forte aumento del tabagismo soprattutto tra i più giovani.
Qui la sigaretta elettronica è considerata come medicinale se supera i limiti di contenuto di nicotina fissati in 10 mg o 20mg/ml e attualmente sono regolamentate solo se utilizzate a scopo terapeutico per smettere di fumare.

E voi cosa ne pensate? Come dovrebbe essere regolamentato questo mercato secondo gli utilizzatori delle sigarette elettroniche?

sigarette elettroniche possono essere vendute liberamente
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