Finanziaria 2022 e Vaping: cosa succederà? cosa ci aspetta?

Come tutti gli anni arrivati al mese di novembre ed in seno al parto della finanziaria 2022, cresce la tensione nel nostro settore del Vaping.

Lo spauracchio di nuovi aumenti sulle accise o di nuovi pesanti tassazioni destano grosse preoccupazioni a tutti, privati cittadini ed imprenditori del settore che siano.

La situazione attuale

La situazione attuale, che beneficia di una riduzione dell’aliquota di accisa dal 01/08/2021 sino al 31/12/2021 fortemente voluta dal partito di Matteo Salvini ed approvata grazie all’emendamento legato al decreto in conversione Sostegni bis del 23/07/2021, ha dato un notevole incremento al settore. Tale riduzione ha portato il livello di accisa alla vecchia tassazione del 2020, tra l’altro accettata di buon grado da tutti gli addetti al settore.

Finanziaria 2022: cosa potrebbe succedere?

In assenza di sgravi o nuove riduzioni la tassazione avrà una impennata dall’attuale tassa passando dai € 0.42 per i senza nicotina ed i € 0.84 per i nicotinizzati ad oltre € 1.00 per i senza nicotina ed a circa € 2.00 per i nicotinizzati portando a livelli insostenibili il prezzo finale di vendita degli eliquid.

Sicuramente tale prospettiva porterà ad una deviazione del mercato, che si rivolgerà sempre di più al mondo del fai da te con la realizzazione homemade di eliquid, partendo dalle materie prime scomposte addizionate con aromi concentrati, oltretutto rivolgendosi spesso ad un mercato “parallelo” di difficile controllo, specialmente sotto l’aspetto della qualità e salubrità delle materie prime.

Ciò comporterà una fortissima riduzione delle entrate fiscali inerenti alle accise.

Infatti, una corretta tassazione come quella attualmente adottata, ha portato ad un fortissimo incremento del versato mentre un folle aumento dell’imposizione porterà sicuramente ad una drastica riduzione; cosa peraltro già vissuta, chi di voi ha dimenticato la tassa di circa € 4.00 a barattolino di qualche anno addietro? (se non ne hai sentito parlare ti lascio qui un articolo)

Inoltre, lo spauracchio dell’armonizzazione della tassa europea che pesa molto sulle potenziali oscillazione delle aliquote creano ulteriori incognite.

Da sempre il nostro settore è bersagliato e colpito dalle pressioni che determinano eventuali decisioni in sedi governative, pochissime volte positive (vedi riduzione delle accise) o molto spesso negative.

Si ha spessa l’impressione che a nulla valgano gli oramai innumerevoli studi di organi scientifici, nazionali e non che, pur con le dovute cautele, indicano le sigarette elettroniche o meglio i vaporizzatori elettronici come il miglior strumento di riduzione del danno da malattie fumo derivate.

Speriamo in una saggia e lungimirante decisione delle nostre forze politiche e per adesso possiamo solo incrociare le dita ed aspettare con ansia di leggere le decisioni dei nostri beneamati governanti.